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L’accostamento al “diabolico” è stato tema ricorrente nella vita di Paganini. la sua memoria ne è stata accompagnata fino ai nostri giorni. In questi Atti della Giornata di studi, tenutasi a Genova 6 dicembre 2024, si è ripreso il tema del “demoniaco” in Paganini inquadrandolo nel più ampio tessuto dei riferimenti alle arti, alla letteratur e alla musica dell’Ottocento romantico in cui Paganini ebbe a vivere e operare.
Description
La Giornata di studi che il «Centro Paganini» ha organizzato nel dicembre 2024 ha inteso ampliare l’orizzonte della riflessione esaminando il tema del diabolico al tempo di Paganini non solo nella musica, ma anche nella letteratura e nelle arti visive. Un tema, dunque, trasversale, per dimostrare che Paganini non costituiva affatto un caso unico, ma si inseriva piuttosto in un clima intel-lettuale in cui la dualità tra il diabolico e l’angelico ricorreva frequentemente nelle arti come nella poesia, in un’epoca in cui alla ragione si opponeva l’istintività e la irrazionalità e l’uomo era sempre più portato a misurarsi con una dimensione extraumana.
Aveva scritto Wackenroder: la musica come «linguaggio degli angeli». Non a caso in Paganini l’elemento diabolico del virtuosismo più esasperato conviveva con quello angelico di una cantabilità purissima, tanto che, dopo averlo ascoltato, Schubert poteva affer-mare: «Ho sentito cantare un angelo».
Il presente volume arricchisce la biblioteca del «Centro Paganini», fondato nel 2020 con l’obiettivo di favorire lo studio e la ricerca sul grande violinista e compositore genovese, proponendo gli atti del convegno Il diabolico al tempo di Paganini tra musica, arte, letteratura svoltosi il 6 dicembre 2024 presso l’Accademia Ligure di Scienze e Lettere (Palazzo Ducale, Genova).





