Il Premio Montale Fuori di Casa – Sezione Ligure-Apuana, organizzato dall’Associazione Percorsi ETS (29ma edizione) assegnato a Maurizio Gregorini

La cerimonia di presentazione si terrà venerdì 30 maggio, alle ore 18,30, al Palazzo Ducale, Salone del Minor Consiglio, con reading dell’autore

Venerdì 30 maggio 2025 alle ore 18.30, al Palazzo Ducale di Genova, Salone del Minor Consiglio, si terrà la cerimonia ufficiale di consegna al poeta e saggista Maurizio Gregorini del Premio Montale Fuori di Casa – Sezione Ligure-Apuana, organizzato dall’Associazione Percorsi ETS e giunto alla sua 29ma edizione. Un appuntamento che si inserisce nel programma nazionale del Premio per l’anno 2025, dedicato a due ricorrenze fondamentali: i cinquant’anni dal conferimento del Premio Nobel a Eugenio Montale e i cento anni dalla pubblicazione della raccolta “Ossi di seppia”.

Introdurrà i lavori la Presidente del Premio, Adriana Beverini, seguiranno gli interventi di Francesco De Nicola, critico letterario, presidente del Comitato di Genova della Società Dante Alighieri, dell’artista Marco Nereo Rotelli, di Stefano Termanini (Editore). Maurizio Gregorini darà vita ad un reading poetico, accompagnato alla chitarra da Luca Borriello e canzoni di Micaela e Matilde Gregorini. L’incontro si concluderà con un’esibizione in versi genovesi del poeta dialettale “Ucarbun”

«Nel libro di Maurizio Gregorini da noi recentemente pubblicato, “A Genova c’è”, – dice Stefano Termanini, editore – si trova la lunga storia di Genova e i molti aggettivi con cui la descrissero i grandi viaggiatori, a cominciare da Petrarca, che la disse ‘superba’. C’è la qualità metafisica della città: di Genova Gregorini ci parla attraverso le sue pietre e i suoi rumori. La metafisica genovese allude alle cose, è impalpabile e sublime, eppure concreta di una concretezza che non si potrebbe immaginare più rustica. Una concretezza genovese. C’è l’amore per Genova, che ad essa ci avvicina, ma che potrebbe distorcerne la rappresentazione: è un rischio che, afferma il poeta, deve essere corso perché ogni scoperta, quando sia pericolante, è più intensa e vera. C’è, poi, la tradizione. Francesco De Nicola, nella bellissima introduzione al libro, ne scrive: esiste una tradizione poetica profonda, che Genova ha reso poeticamente illustre. Camillo Sbarbaro, Dino Campana… un filone alla cui sequela Maurizio Gregorini si pone, trovando pure l’esatta, autonoma misura della sua originalità. Genova si ama. In equilibrio ed equilibristicamente. Genova si loda, ma senza mai scadere nella celebrazione oleografica e nel dejà-vu. Mai soltanto perché lo si deve fare. E poi, al principio e alla fine del viaggio, c’è il presente. Genova ha molto bisogno di presente. Il libro di Maurizio Gregorini è un libro del presente, è un libro al presente: vi si dice, infatti, e centralmente, ciò che a Genova c’è».

«In occasione del cinquantenario del conferimento del Premio Nobel per la Letteratura a Eugenio Montale e del centenario della pubblicazione di Ossi di seppiasi legge nella motivazione del Premio – il Premio Montale Fuori di Casa – Sezione Ligure-Apuana viene assegnato a Maurizio Gregorini, per la forza e la coerenza di un’opera che intreccia poesia, scrittura, regia e impegno culturale, sempre con al centro Genova, sua città d’origine e d’elezione». Senza temere il confronto con l’eredità di alcuni fra i massimi poeti del Novecento, con cui si pone in relazione con «consapevole coraggio», Maurizio Gregorini, di cui il Premio riconosce la «visione culturale radicata e vibrante», coglie di Genova «contrasti e bellezza, inquietudine e identità».

Il Premio Montale Fuori di Casa celebra nel 2025 due importanti anniversari: i 50 anni dall’assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura a Eugenio Montale (1975) e i 100 anni dalla pubblicazione del volume «Ossi di seppia» (1925). La premiazione di Maurizio Gregorini segue quella di Francesco De Nicola, avvenuta lo scorso 19 maggio, e di Alberto Diaspro, premiato a Genova, la città che diede i natali a Eugenio Montale, il 6 maggio.

Maurizio Gregorini (Genova, 1959) è poeta, regista, scrittore e organizzatore culturale. Da sempre impegnato nella promozione della cultura sul territorio, ha fondato e diretto per 18 anni la Scuola d’Arte Cinematografica di Genova e per 5 anni il centro culturale Lebowski, oltre al magazine online Il Culturista. Come autore ha pubblicato sei raccolte di poesia, un romanzo, un libro fotografico e un saggio su Martin Scorsese, e ha firmato oltre cento filmati tra videoclip, spot e documentari. È stato sceneggiatore per fiction televisive e progetti di videoarte, e ha curato esterne per programmi TV nazionali (Mediaset). Dal 2018 al 2024 ha ricoperto il ruolo di Cultural Manager del Comune di Genova, ideando e dirigendo mostre d’arte e festival internazionali. Scrive di street art per Exibart e collabora con artisti e poeti in progetti multidisciplinari.

[Ingresso libero. Si suggerisce di inviare conferma a: infoATstefanotermaninieditore.it]

Il libro “A Genova c’è” di Maurizio Gregorini, Serel – Stefano Termanini Editore si trova in libreria e qui

Rivedi il reading poetico di Maurizio Gregorini presso il Teatrino di Palazzo Ducale

Pubblicata la lista dei partecipanti al Premio Strega Poesia: Maria Cicconetti con il suo “Attimi in cui conobbi il cielo”, Serel Stefano Termanini Editore

Venerdì scorso, 21 marzo 2025, primo giorno di primavera, la giuria del Premio Strega Poesia ha annunciato l’elenco ufficiale delle opere proposte dagli editori italiani alla terza edizione del Premio. Stefano Termanini Editore ha concorso al Premio con «Attimi in cui conobbi il cielo» di Maria Cicconetti, un’opera poetica che scava nei dettagli del quotidiano, che dà concretezza ai suoi istanti nascosti, che ci parla della verità più intima delle cose di ogni giorno e del loro pregio, tanto maggiore quanto più ci accorgiamo che potrebbero esserci tolte. La raccolta è corredata da un’introduzione di Stefano Termanini, una prefazione di Gino A. Torchio e una postfazione di Piero Cognasso.

«Abbiamo partecipato al Premio Strega Poesia, è questa la prima volta che lo facciamo» ha detto Stefano Termanini, editore. «Siamo felicissimi di ritrovare con il numero 33, nella lista dei libri proposti alla terza edizione, pubblicata sul sito del Premio Strega, il libro di Maria Cicconetti, “Attimi in cui conobbi il cielo”, libretto aureo, distillato di sensazioni vere e intense. Una silloge tessuta di parole semplici, qualche volta quasi scabre, quotidiane, pronte a entrare con noi in un dialogo intimo e diretto. Di stimolare nostre riflessioni, nuove sensazioni».

«Ritrovarmi al numero 33 di quella lista è un’emozione che va oltre il significato di un semplice riconoscimento» racconta Maria Cicconetti. «Ogni mio verso, ogni mia parola in quella pagina rappresenta un percorso intimo, una scelta che va oltre la semplice scrittura. Quando scrivo, non cerco semplicemente di raccontare, ma di stabilire una connessione profonda con chi mi legge e leggerà. Vedere il mio nome significa, per me, sapere che i miei sentimenti hanno risuonato in altri, che qualcuno si è ritrovato e riconosciuto nelle mie poesie. Ogni nome in quella lista, racconta una storia di impegno, di passione, di ricerca di un dialogo autentico con il mondo: sono felice di trovarvi il mio libro».

Il libro sarà presto presentato a Chivasso, città di Maria Cicconetti, e in altri importanti contesti culturali. «Attimi in cui conobbi il cielo» è già disponibile nelle principali librerie e sul sito web di Stefano Termanini Editore, pronto a incontrare lettori e appassionati di poesia.|

Una conversazione fra arte e musica per Luisella Carretta e il libro “Foglie Vento Sabbia”, giovedì 29 giugno 2023, ore 17, all’Albergo dei Poveri di Genova

Giovedì 29 giugno alle ore 17 presso l’Albergo dei Poveri di Genova (corso Dogali 1 cancello) si terrà una conversazione fra arte e musica sul libro «Foglie Vento Sabbia. L’incantata leggerezza del cosmo nell’opera di Luisella Carretta», a cura di Simonetta Spinelli, Serel | Stefano Termanini Editore.

Interverranno, dopo il saluto di Marco Sinesi, commissario straordinario ASP Brignole, e Annamaria de Marini, sovrintendente Albergo dei Poveri, Simonetta Spinelli, curatrice del libro «Foglie Vento Sabbia», che traccerà un profilo di Luisella Carretta, artista genovese e internazionale, spiegandone gli interessi e le attività, in particolare quelle performative, che Luisella Carretta portò in ogni parte del mondo. Sulle performance di Luisella Carretta si esprimerà quindi Carolina Cuneo, artista e fotografa, amica personale di Luisella Carretta, che evocherà ripercorrendo un sodalizio durato molti anni. Nevio Zanardi, musicista e pittore, Ambasciatore di Genova del Mondo, illustrerà il rapporto fra musica e pittura, così presente nell’opera di Luisella Carretta – così come, d’altra parte, nella sua. Il maestro Zanardi si soffermerà sull’improvvisazione, in quanto “modalità” e genere artistico. Per l’incontro di giovedì, Nezio Zanardi ha appositamente composto un brano per violoncello solo, «Vola farfalla, vola sul nome Luisella Carretta», che eseguirà egli stesso, in prima assoluta. Nevio Zanardi eseguirà poi il «Canto degli uccelli», antico canto catalano trascritto per violoncello da Pau Casals. Stefano Termanini, editore, interverrà sui valori del libro «Foglie Vento Sabbia», dirà quali motivazioni abbiano spinto a farlo e quale percorso sia stato seguito dall’ideazione alla pubblicazione.

Luisella Carretta, artista genovese e cittadina del mondo, nata e vissuta a Genova, è scomparsa a 83 anni il 2 settembre 2021. Artista, pittrice e performer, scrittrice, pensatrice, poetessa, Luisella Carretta comincia la sua multiforme attività negli anni Settanta. Il padre, pittore attivo negli anni Trenta, le trasmette l’entusiasmo per la pittura fin dall’infanzia. Luisella Carretta affina quel suo primo entusiasmo formandosi prima al Liceo Artistico Niccolò Barabino, quindi all’Accademia Ligustica. «Radicata nella sua città – ha scritto di lei Simonetta Spinelli – da questa riparte in cerca dell’“altrove”, per poi tornarvi senza mai stancarsi. Genova resta nella sua biografia il porto sicuro». A Genova fonda l’Atelier Nomade e il Laboratorio Le Arie del Tempo. Ma la ricerca artistica porta Luisella Carretta a viaggiare in regioni incontaminate: affronta la solitudine di deserti e foreste, ove si immerge nel silenzio e nella natura, collabora con scienziati, naturalisti, etologi e zoologi, studia e dipinge il volo delle api e degli uccelli. Il volo la entusiasmava, la vibrata mescolanza dei colori del foliage quebecchese la rapiva, l’ispirava il silenzio del deserto, la sabbia di Gaspé, epitome del mondo, la induceva a pensare al tempo che rende frammenti tutti gli oggetti e tutte le cose.

Il volume «Foglie Vento Sabbia. L’incantata leggerezza del cosmo nell’opera di Luisella Carretta», a cura di Simonetta Spinelli, vuole essere una prima occasione di raccogliere esperienze e testimonianze, narrazioni, rilievi critici e sensazioni su Luisella Carretta e sulla sua permanente eredità artistica. Diviso in tre sezioni – «Riflessioni», «Memorie e Testimonianze», «Immagini» – e composto, sotto la regia di Simonetta Spinelli, da ventidue contributi, una nota biografica e la prefazione di Francesca Serrati, «Foglie Vento Sabbia» si propone, nel solco della lezione di Luisella Carretta come quel laboratorio in permanente divenire da cui nessuno era mai escluso: come punto di partenza per una riflessione sull’opera e la lezione di Luisella Carretta, dunque; non già come traguardo o punto di arrivo.

Il libro «Foglie Vento Sabbia. L’incantata leggerezza del cosmo nell’opera di Luisella Carretta», a cura di Simonetta Spinelli, Serel-Stefano Termanini Editore, si trova il libreria e qui: https://lnkd.in/d2x3Z9aW