“Intrigo nella City” di Cecilia Gozzoli

Astrid, protagonista di Intrigo nella City di Cecilia Gozzoli (è “freschissimo di stampa” e puoi acquistarlo qui), è un avvocato promettente, conteso ai talent scout che arruolano i migliori talenti per il mondo-tritacarne dell’alta finanza della City. Per di più, essendo cresciuta con una babysitter inglese, Astrid parla perfettamente inglese; tale e quale una madrelingua. La City è assetata di talenti come il suo. È così che, dopo un rapido colloquio di lavoro, Astrid si trova a Londra, a lavorare per uno dei primi tre studi legali inglesi per importanza e numero di dipendenti e – dal momento che è molto abile e veloce – ben presto le vengono affidati incarichi di una certa delicatezza. Si trova così fra le mani una relazione su una banca d’affari, Tenco Bank, di cui prende in esame i bilanci, scoprendo che qualcosa non va. Tenco Bank non è forse quella “gallina dalle uova d’oro” che i capi del suo studio legale vorrebbero presentare agli investitori come il più sicuro degli affari che sia possibile immaginare. Sollevato un lembo del sipario dietro al quale procede imperterrita la messinscena del lussuoso stile di vita della City londinese, senza limiti e senza freni, Astrid, come un astuto detective, spinta soltanto dal suo intimo bisogno di far emergere la verità, segue una pista che la condurrà fino al cuore – e al gorgo – del potere finanziario della City, là dove anche i pesci in apparenza più grossi, dinanzi al grande “intrigo”, appaiono per quello che sono: pesci piccoli nell’ingranaggio di una macchina che bada soltanto ad alimentare se stessa e il suo potere e che non ha pietà per nessuno.

Un romanzo sulla finanza e sui suoi bluff, sulla vita di carta dei finanzieri internazionali della City, sulle loro vite luccicanti e false, sulla vita vera.