Umberto Serra, Ricordi di guerra, a cura di Stefano Arezzi, con prefazione di Pietro Pistolese, Stefano Termanini Editore (ISBN 9788895472737)

15,00  Iva inclusa

La guerra di Umberto Serra, volontario durante la Prima guerra mondiale, tenente e poi colonnello di Artiglieria, decorato al Valor Militare e Cavaliere di Vittorio Veneto, non si registra “in presa diretta”. E’ silenziosa compagna di una vita, di cui ci si “svuota” a poco a poco, riversandone il ricordo sulla pagina, là dove tutto ritrova un senso, una compostezza, una durata.

I Ricordi di guerra di Umberto Serra, che qui si pubblicano per la prima volta, scritti in una prosa nitida e priva di retorica, ci sono giunti in tre stesure dattiloscritte, che fu l’autore stesso a redigere. La prima in ordine di tempo (1941) fu riassorbita dalla seconda, che qui si pubblica, considerando che restituisca un punto di vista non diverso e non autonomo, ma soltanto più meditato e maturo della riflessione dell’autore.

I Ricordi di guerra sono un racconto crudo e vero, popolato di episodi di quotidiano e quasi inconsapevole eroismo. Senza alti e senza bassi, i reparti italiani chiamati alla prova suprema della guerra, fanno il proprio dovere. Umberto Serra vuole restituirci questa misura della guerra – e il fatto che essa sia stata, per lui, un indelebile marchio di fedeltà e di memoria (e di fedeltà alla memoria), per una vita intera. Dall’archivio di famiglia, i dattiloscritti dei Ricordi di guerra che qui si pubblicano, a cura del nipote Stefano Arezzi, sono la testimonianza di una generazione che aspira a difendere il diritto e il significato del proprio sacrificio [s.t.].

Descrizione

Non c’è famiglia italiana che non sia stata direttamente coinvolta dalla Grande Guerra. Il conto è presto fatto. Furono chiamati sotto le armi tutti gli uomini validi dai 18 ai 41 anni, le classi dal 1874 al 1900. Vale a dire circa sei milioni di uomini, almeno un terzo della popolazione maschile dell’epoca. Gli altri cittadini maschi erano i bambini, i ragazzi, gli invalidi, i vecchi e coloro che svolgevano compiti essenziali per la vita del paese e la produzione bellica. Purtroppo ci furono anche gli “imboscati”.

È per questo che il libro di memorie del Ten. Umberto Serra, divenne poi colonnello, uno dei tanti che interruppe gli studi per servire in armi la Patria, magistralmente curato dal nipote Stefano Arezzi, toccherà inevitabilmente una corda sensibile dell’animo di tutti gli italiani il cui pensiero non potrà non rivolgersi ai propri nonni o ai genitori che la Grande Guerra hanno combattuto vivendo le stesse esperienze e provando le stesse emozioni che l’Autore ci trasmette.

dalla Prefazione del Gen. C.A. CC (ris) Pietro Pistolese

 

 

 

 

Umberto Serra (Roma 1894–Genova 1986) partecipa alla Grande Guerra sin dal 1915, protraendo il proprio servizio fino al 1920.
Medaglia di bronzo al valor militare, Croce al merito di guerra, Medaglia di benemerenza per i volontari della guerra italo-austriaca 1915-1918, Medaglia com-memorativa della guerra italo-austriaca 1915–1918, Medaglia interalleata della Vit-toria, Medaglia commemorativa dell’Unità d’Italia, Croce di Cavaliere dell’Ordine di Vittorio Veneto.
Ingegnere e matematico, studioso appassionato di numismatica, araldica e storia risorgimentale.
La sua bandiera riposa con lui.